Lancia Delta Hpe Club Italia asd

Lancia Delta Hpe Club Italia Asd
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STORIA DELLA LANCIA DELTA HPE - 836
LANCIA NUOVA DELTA
(1993 – 1999)
1991
Nel 1991 iniziò la progettazione dell’erede della Lancia Delta, che nacque nel 1979 e che vide il suo successo massimo nel 1992 con le “Evoluzione” e con la Delta che proprio in quell’anno dette l’addio al mondo dei rally.
La nuova Delta utilizzerà lo stesso pianale della Lancia Dedra, già utilizzato da Fiat Tipo e Tempra. Fin dal 1979 si voleva avere con la Delta un’elegante due volumi per famiglia. I motori che previsti in fase di progettazione partirà da un 1.6 che per la prima volta avrà 2 valvole per cilindro. Le altre motorizzazioni prevedibili sono un 1.8 e un 2.0 tutti multivalvole. Inoltre si prevede una versione top con un motore che supera i 2.0 litri e più precisamente il 2.3 cinque cilindri. Andando poi avanti negli anni questo motore non fu mai montato su questa vettura.
Come innovazioni previste su questa macchina è previsto un cambio semiautomatico che si potrà avere come opzione sulla nuova Delta. Consisteva nell’affidare all’elettronica la gestione della frizione. In pratica niente pedale della frizione e leva selettrice quasi uguale a quella del cambio manuale.
Di carrozzeria i progettisti puntarono molto su una versione a 3 porte (due più portellone). Il risultato fu un perfetto equilibrio stilistico e un’eccellente compattezza della vettura. Questo anche per staccarsi un po’ dalla gemella Dedra e per richiamare le vecchie due volumi Lancia che furono il vanto della Lancia come l’Aurelia B20 del 1952 e della Beta HPE del 1974.
Interni previsti per la Nuova Delta:

Progetto della nuova Delta:

Il prototipo su strada:

Ed ecco uno spaccato della nuova Delta:

1993
Gennaio
Arrivano le prime notizie ufficiali sulla nuova Delta. Prima di tutto saranno previste due versioni: una 5 porte e una 3 porte. La presentazione ufficiale viene annunciata per Aprile.
Il disegno di questa vettura è dovuto all’I.DE.A. Institute di Moncalieri (TO). La Delta presenta una linea molto pulita, priva di soluzioni estetiche rivoluzionarie o troppo spinte. Elementi che contraddistinguono questo modello sono il frontale basso, molto spiovente, con calandra e fari abbastanza sottili, e l’imponente coda, alta e tronca, che ben si raccorda all’ampio lunotto. Altri elementi stilistici sono il portellone del bagagliaio con apertura a filo del paraurti, per favorire al massimo le operazioni di carico, e i profili di plastica dietro i finestrini posteriori per snellire l’aspetto del montante.
Di diverso dalla sua gemella Dedra ha la calandra e i fari più sottili e di differente disegno, gli scudi paraurti hanno diversa forma e i gruppi ottici posteriori hanno un taglio diverso nonché più avvolgenti rispetto alla “sorella”.
Per l’interno invece abbiamo il cruscotto che è caratterizzato da un’ampia palpebra che copre l’intera larghezza della plancia senza raccordarsi alla console centrale. Nuovo anche il disegno delle bocchette della climatizzazione e del volante a quattro razze.
Le motorizzazioni per questa vettura comprendevano un 1.6 offerto in versione sia a 8 che a 16 valvole, e altri tre propulsori proposti con distribuzione bialbero e quattro valvole per cilindro. Un 1.8 e un 2.0, quest’ultimo anche sovralimentato con turbocompressore.
Le sospensioni adottano , all’avantreno, lo schema MacPherson con bracci trasversali collegati ad un telaietto ausiliario su cui vengono assemblati i motori; il retrotreno presenta l’originale geometria a bracci longitudinali oscillanti incernierati, con l’interposizione di cuscinetti a rulli conici, a gusci di lamiera, fissati alla scocca e collegati tra loro da un tubo trasversale; molle e ammortizzatori sono separati. L’impianto frenante è a quattro dischi integrabile con il sistema antibloccaggio ABS. Mentre il cambio è meccanico a 5 marce.
Alla versione 5 porte c’è l’intenzione di affiancare una versione 3 porte dedicata ai più sportivi. Avrà un aspetto più aggressivo che la renderà più simile ad una coupè. Tra gli elementi di spicco per questo modello la trazione integrale permanente a tre differenziali (mai montato in realtà) ed un cambio meccanico a 6 marce. A richiesta, il gruppo semiautomatico che affida all’elettronica la gestione della frizione. Attesi un 2.0 turbo a 16V ed un 2.3 turbo a cinque cilindri con distribuzione a venti valvole e potenza massima dell’ordine di 184 kW 250 CV.
Ecco come si presenta la Delta prima della presentazione:





Febbraio
Vengono pubblicate i vari allestimenti che faranno parte della gamma Nuova Delta.




Marzo
La nuova Delta viene presentata al Salone di Ginevra del 1993.
La Delta si presenta con cilindrate dai 1.6 ai 2.0, ma la novità assoluta per questa vettura è rappresentata dal 1.8. Si tratta di un bialbero a iniezione multipoint di 1756 cm3, dotato di alberi controrotanti di equilibratura, che eroga una potenza di 76 kW-103CV. Al vertice il 2.0 con distribuzione a quattro valvole per cilindro, offerto sia in versione aspirata sia con turbocompressore.
La Delta HF-LS, il modello top, monta di serie ammortizzatori a controllo elettronico (è possibile anche la gestione manuale) con due diversi gradi di rigidità. Questa versione dispone anche di un particolare differenziale a slittamento limitato, denominato “Viscodrive”. È un dispositivo composto da un giunto viscoso Ferguson inserito tra il differenziale e il semiasse anteriore destro, in grado di limitare automaticamente il pattinamento qualora una delle ruote motrici perda aderenza.
Il viscodrive permette trasferimenti di coppia motrice progressivi e graduali da una ruota all’altra, oltre ad essere compatibile con il dispositivo ABS. Il servosterzo è di serie.
Elemento estetico caratteristico di questa vettura è la griglia della mascherina che è cromata su tutte le versioni, ad eccezione della HF, che ne adotta una nera con cornice metallizzata. La Delta più potente, l’HF appunto, monta di serie uno spoiler di dimensioni non eccessive, alla base del lunotto. Un’altra particolarità estetica che differenzia l’HF dalle altre versioni è rappresentata dai parafanghi bombati e dai cerchi in lega di disegno specifico.
La strumentazione , ad elementi analogici, è ricca. Il volante a tre razze è di disegno inedito (sull’ HF la corona è in pelle) con avvisatore acustico a forma di scudetto.
I sedili sono particolarmente avvolgenti e la Delta HF monta quelli anatomici Recaro. La dotazione di serie di tutte le Delta comprende il servosterzo e gli alzacristalli elettrici anteriori. Gli interni in alcantara sono disponibili sugli allestimenti LE/LS.
L’HF comprende tra i suoi accessori, oltre all’ABS, il viscodrive, e gli ammortizzatori a controllo elettronico. Tra gli optional ricordiamo l’air-bag per il pilota, il climatizzatore e il tetto apribile.
La versione HF:




L’interno della nuova Delta:






Aprile
Viene presentata ufficialmente la nuova Delta. Nuovo modello che va ad affiancarsi alla sorella gemella Dedra.
Un elemento ti spicco sulla versione 2.0 sono le minigonne aerodinamiche. Ma il punto qualificante di questa vettura è costituito dall’arredamento interno. La selleria di alcantara (di serie) dà un tocco di classe all’ambiente e lo rende accogliente e gradevole. Questo rivestimento, simile alla pelle scamosciata, oltre ad essere elegante, ha il pregio di essere caldo d’inverno e sufficientemente fresco d’estate. Belle e importanti, anche se meno favorevoli sotto il profilo dell’abitabilità, le poltrone Recaro (optional) montate sulla 2.0 LS; sono più imbottite, hanno il piano di seduta più lungo e “mangiano” spazio, soprattutto dietro. L’interno Recaro dà però un’impronta marcatamente sportiva all’abitacolo senza nulla togliere all’eleganza dell’insieme.
La strumentazione, illuminata per trasparenza, con intensità variabile dal conducente, è ben leggibile anche di notte. La 1.6 LE e la 2.0 LS differiscono soprattutto nella parte centrale della plancia, perché il modello di maggior cilindrata ha in più il termometro dell’olio e il voltmetro.
La struttura è stata rinforzata per resistere agli urti laterali, l’ABS è di serie sulla 2.0 LS (optional sulla 1.6 LE), e l’air-bag può essere montato (con un supplemento di 1.600.000 lire) su entrambe le versioni, unitamente al pretensionatore delle cinture di sicurezza.
Tra la dotazione di serie troviamo il servosterzo, gli alzacristalli elettici e blocco centralizzato delle porte. Il climatizzatore automatico, uguale a quello della Dedra, invece è optional. Il bagagliaio, inoltre, ha una capacità di 330 dm3.
La scocca della nuova Delta:


La versione 1.6 LE




Il climatizzatore automatico: Tunnel centrale:

       
Gli interni in alcantara Recaro:


1994
Entra in commercio la Delta turbodiesel da 90 CV.
1995
Entra in commercio anche la versione 3 porte denominata HPE. Tale sigla non è nuova alla Lancia in quanto ci sono stati alcuni modelli antecedenti alla Delta che portavano la stessa denominazione (Beta HPE del ‘74).
La scocca della Delta HPE vanta coefficienti di rigidezza torsionale i vertici della categoria. Le portiere sono provviste all’interno di barre d’acciaio e di rinforzi sui montanti posteriori, l’air-bag lato guida e i pretensionatori delle cinture di sicurezza anteriori sono di serie. Il sistema FPS (Fire Prevention System) e una doppia valvola antideflusso evitano i rischi d’incendio in caso d’urto. Il Lancia Code, attualmente disponibile sulle versioni benzina, protegge il veicolo grazie ad un inviolabile sistema a codice elettronico.
Il tono grintoso del suo frontale si armonizza con equilibrio alle forme dei parafanghi bombati anteriori, alle minigonne aerodinamiche e allo spoiler posteriore.
Si presenta con tre motorizzazioni molto evolute. Un 2.0 sovralimentato, un 2.0 aspirato e un 1.9 turbodiesel. La versione 2.0 HF è equipaggiata con un potente propulsore turbo dotato di overboost e intercooler, capace di erogare 186 CV CEE a 5750 giri/min. con una coppia di 29.6 kgm CEE a 3500 giri/min. La vettura raggiunge i 220 km/h e la trasmissione con Viscodrive di serie garantisce un’eccellente guidabilità in qualsiasi condizione. Il 2.0 aspirato è un perfetto equilibrio di accelerazione e di elasticità. Il propulsore sviluppa 139 CV CEE e la vettura raggiunge i 206 km/h. Il 1.9 turbodiesel con intercooler, è capace di erogare 90 CV CEE a 4100 giri/min.
Lo spazio nel baule di questa versione a 3 porte può aumentare grazie ai sedili posteriori sdoppiati e ribaltabili previsti di serie.
Ecco la lista degli accessori previsti di serie sulla Delta HPE:
 Air-bag lato guida + pretensionatore cinture di sicurezza anteriori
 Alzacristalli elettrici anteriori dotato di automatismo lato guida sottochiave
 Appoggiatesta sedili anteriori regolabili in altezza e inclinazione
 Barre d’acciaio antintrusione
 Bocchette aerazione illuminate
 Cambio 5 velocità
 Cassetto plancia con chiave e illuminazione
 Chiusura centralizzata porte e bagagliaio
 Cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza
 Comandi interno vettura illuminati
 Comando sterzo con piantone scorrevole e supporti collassabili
 Comando apertura cofano baule anche da interno vettura e sottochiave
 Contagiri
 Cristalli atermici e parabrezza con fascia antiriflesso
 Doppio correttore di frenata posteriore
 Doppio specchio retrovisore esterno con comando interno
 Fendinebbia
 Idroguida
 Impianto aerazione con ricircolo a comando elettrico
 Lancia Code (2.0 HF – 2.0)
 Lavaparabrezza fluidodinamici
 Luci strumentazione ad intensità regolabile
 Lunotto termico con tergilavalunotto
 Minigonne
 Orologio analogico
 Plafoniera temporizzata
 Pneumatici a sezione maggiorata
 Predisposizione impianto autoradio
 Regolazione tempo pausa tergicristallo
 Ruotino di scorta
 Sedile guida con regolazione in altezza e lombare
 Sedile posteriore sdoppiato e ribaltabile con appoggiatesta
 Spoiler
 Spot di lettura anteriore
 Tasche sulle portiere anteriori
 Vano bagagliaio interamente rivestito ed illuminato e dotato di quattro ganci per fissaggio bagagli
 Vano plancia a giorno con rivestimento antirumore e antiscivolo
 Volante regolabile in altezza
Tra gli optional invece abbiamo:
 ABS (2.0, td)
 Antifurto
 Autoradio
 Cerchi in lega (td)
 Climatizzatore automatico
 Correttore assetto fari (2.0, td)
 Doppi retrovisori elettrici con sbrinamento (2.0, td)
 Doppi retrovisori ribaltabili elettricamente (2.0 HF)
 Predisposizione autoradio
 Sedili anatomici Recaro in alcantara
 Sospensioni a smorzamento controllato (2.0 HF)
 Tetto apribile elettrico
 Vernice metallescente.
Il cruscotto della Delta HPE:



La Delta HPE:





Il tetto apribile disponibile come optional:



La bombatura posteriore:




1996
Questo è l’anno in cui c’è un vero e proprio cambiamento generale per quanto riguarda la Delta e la Delta HPE.
Le nuove Delta si propongono al mercato ampiamente rinnovate. La nuova gamma è stata studiata secondo due linee guida. Innanzitutto l’ampliamento e la razionalizzazione dell’offerta motoristica, con l’impiego di nuovi propulsori tutti a 16 valvole: un 1.6 di 1581 cm3, da 103 CV, e due 1.8 di 1747 cm3, da 113 e 130 CV. Unità che si aggiungono ai motori sovralimentati benzina e diesel da 186 e 90 CV. E poi l’approfondimento della differenziazione estetica tra l versioni Delta e Delta HPE, con allestimenti ancora più mirati per le specifiche fasce di clientela.
Dal punto di vista estetico, sono stati accentuati i caratteri che definiscono la personalità e la missione delle due vetture: elegante, sicura e confortevole per la Delta; dinamica, oltre che sicura, funzionale ed elegante per la versione HPE.
La denominazione degli allestimenti della Delta è stata adeguata a quella già utilizzata sugli altri modelli Lancia: la sigla LE distingue la prima versione dell’offerta, mentre quelle con una dotazione di serie più ricca sono contrassegnate come LX. Il logo GT, infine, identifica la versione con motore 1.8 da 130 CV, sintesi di eleganza, confort e dinamicità.
La gamma
La gamma della Delta si articola in cinque motorizzazioni:
 1.6 benzina 16V – 103 CV
 1.8 benzina 16V – 113 CV
 1.8 benzina 16V V.V.T. (variatore continuo di fase) – 130 CV
 2.0 benzina turbo 16V – 186 CV
 1.9 turbodiesel – 90 CV
Gli allestimenti invece sono:
 LE per chi privilegia la comodità e il confort;
 LX per i clienti che oltre alla funzionalità ricercano eleganza ed esclusività
 GT per chi chiede più prestazioni
 HPE per chi vuole un’auto dall’impronta sportiva e prestazioni di grande rilievo, che possono arrivare, con la 2.0 HF turbo, a livelli di assoluta eccellenza.


Nuovi motori
Punto di forza della Delta sono i propulsori di nuova generazione, che proprio grazie alla loro sofisticata architettura dispongono di maggiore potenza, migliore progressività, coppia più elevata e di un conseguente miglioramento nel rendimento generale. Tutte le versioni a benzina dal 1.8 al 2.0 sono dotate di alberi controrotanti di equilibratura che le rendono silenziose e totalmente prive di vibrazioni.
Cinque motori di caratteristiche e temperamento diversi per rispondere alle differenti esigenze e al gusto personale di ogni cliente.
Il 1.6 16v da 103 CV è “giovane”, divertente e assicura prestazioni eccellenti nella sua categoria.
Il 1.8 16v da 113 CV dispone di un’ottima coppia a tutti i regimi, è brillante, parco nei consumi, e garantisce sempre una guida confortevole.
Il 1.8 da 130 CV, sportivo e tecnologicamente evoluto, è capace di prestazioni sino a ieri riservate a motori 2.0
Il 2.0 turbo 16v da 186 CV è destinato ai clienti più esigenti.
Il 1.9 turbodiesel da 90 CV, disponibile anche in versione catalizzata, ha elevati valori di coppia e potenza.
Analizziamo però in maniera più approfondita i motori che vengono offerti con questa nuova gamma ’96.
1.6 16v – 103 CV
Questo nuovo motore di 1581 cm3 assicura alle versioni di cilindrata minore grandi prestazioni, abbinate ai minori consumi. Appartiene alla famiglia di propulsori “Torque”, chiamati così per la loro capacità di erogare una coppia sempre “piena” e regolare. Si misura una capacità motrice di 14,7 kgm a 4000 giri/min, è disponibile
già a 2000 giri/min. La testata a quattro valvole per cilindro con distribuzione bialbero a camme in testa comandata da cinghia dentata. Le punterie sono idrauliche e permettono il recupero automatico del gioco valvola, così come automatico è il tenditore della cinghia di distribuzione. I contrappesi dell’albero motore sono quattro.
1.8 16v – 113 CV
Il motore di 1747 cm3 appartiene alla famiglia di nuovi propulsori di Pratola Serra e sostituisce il precedente 1.8 8v da 101 CV. Garantisce non solo una maggior potenza (113 CV a 5800 giri/min) e un’ottima coppia motrice (15,7 kgm a 4400 giri/min), ma anche minori consumi, lunga durata, elevata silenziosità e ridotta manutenzione.
La distribuizione è bialbero a quattro valvole per cilindro. La coppia massima è sempre disponibile tra 2900 e 5750 giri/min. Il propulsore combina, perciò, elevata potenza e grande elasticità. È stata dedicata molta cura alla riduzione delle vibrazioni trasmesse all’abitacolo. In particolare, oltre ai contralberi di equilibratura, è stato utilizzato un albero a gomiti con 8 contrappesi. Anche per il 1.8 da 113 CV le misure caratteristiche corsa/alesaggio sono quadre (82,7 x 82 mm). Il sistema di accensione-iniezione è molto evoluto, ed ha un controllo della detonazione attivo e selettivo che consente di ottenere le massime prestazioni con i minimi consumi specifici.
1.8 16v V.V.T. – 130 CV
Questo motore sostituisce il 2.0 16v da 139 CV, con l’obbiettivo di ottenere prestazioni globalmente molto simili, ma con consumi inferiori.
La distribuzione è bialbero a camme in testa con quattro valvole per cilindro, comando a cinghia dentata, punterie idrauliche e 8 contrappesi di equilibratura.
Il propulsore ha le stesse misure di corsa e alesaggio del 1.8 113 CV. L’impianto di accensione, estremamente evoluto, è dotato di anch’esso di un sistema di controllo della detonazione. Il sistema di iniezione è di tipo sequenziale fasato, con iniettori monogetto e misuratore di portata statico.
In tema di prestazioni, il 1.8 16v da 130 CV fa registrare non solo ottimi valori massimi sia di potenza (130 CV a 6300 giri/min) e di coppia (16,7 kgm a 4300 giri/min), ma anche un eccellente andamento delle curve di coppia e di potenza. Si tratta infatti del primo motore Lancia dotato di V.V.T., cioè di variatore di fase.
Il dispositivo, controllato elettronicamente, agisce sull’albero a camme di aspirazione e assicura una maggiore regolarità di funzionamento al minimo e ai carichi ridotti, una migliore progressività nell’erogazione di potenza e un contenimento delle emissioni. Il collettore di scarico in acciaio inox a tubi individuali ha una geometria ottimizzata e un peso notevolmente inferiore rispetto ai tradizionali collettori in ghisa. Facilita il contenimento delle emissioni riducendo il tempo di entrata in funzione del catalizzatore nel caso delle partenze a freddo. Sulla cinghia dentata della distribuzione e sulla cinghia poly-V, che aziona gli accessori, agiscono due tenditori automatici che recuperano gli eventuali allungamenti delle cinghie stesse compensandone le variazioni di tensione.
Meccanica
Al 1.8 è abbinato un nuovo comando cambio “a doppi cavi flessibili”. Il dispositivo riduce le vibrazioni trasmesse dal cambio alla leva comando marce. Annulla, poi, il movimento della leva cambio in accelerazione e decelerazione e riduce il rumore trasmesso all’abitacolo dalle aste rigide.
Il 1.8 113 CV ha una nuova taratura delle sospensioni per aumentare il confort confermando l’eccellente tenuta di strada.
Per il 1.8 130 CV sono stati scelti pneumatici 195/55-15, al posto dei 190/50-15.
Una scelta che migliora il confort globale e, in particolare, l’assorbimento delle piccole asperità del fondo stradale, conservando alla vettura la sua ottima tenuta di strada.
Sulla versione 2.0 HF turbo, il cambio è stato migliorato adottando la retromarcia sincronizzata, che rende più silenzioso l’inserimento ed elimina il rischio di impuntamenti durante l’innesto, a tutto vantaggio della manovrabilità. Sulla leva del cambio è stato inoltre inserito un dispositivo “a siringa” per inibire l’innesto involontario della retromarcia.
Sulle sospensioni posteriori è stato adottato un diverso attacco dei bracci per avere sempre una convergenza positiva che migliora la prontezza di risposta della guida e riduce il sovrasterzo sul rilascio.
Prestazioni e consumi
Il 1.6 da 103 CV fa registrare , rispetto al 1.6 da 75 CV, un aumento della velocità massima superiore al 10%, e un incremento dell’accelerazione pari al 20%.
Il 1.8 da 113 CV, rispetto al 1.8 da 101 CV, ha una velocità massima superiore
del 6% e un’accelerazione migliorata del 13%, a fronte di una riduzione dei consumi superiori all’8%.
il 1.8 V.V.T. da 130 CV registra, rispetto al 2.0 aspirato da 139 CV, una velocità massima di poco inferiore (3%) e un’accelerazione lievemente migliore (2%), a fronte di un grande progresso sul fronte consumi (11%).
Le motorizzazioni medie e alte (1.8, 1.9 td e 2.0 turbo) adottano un nuovo serbatoio che ha una capienza di 61 litri. Ciò consente un significativo incremento dell’autonomia: per la 1.8 fra minori consumi e maggiore capacità, il miglioramento raggiunge circa il 30%.
Allestimenti
Gli allestimenti base della Delta sono al vertice della categoria e comprendono, tra l’altro, air-bag lato guida, idroguida, vetri elettrici anteriori, chiusura centralizzata di porte e bagagliaio, terzo stop, correttore assetto fari, contagiri, Lancia CODE e ricircolo con comando elettrico.
Tra le dotazioni standard delle versioni LX spiccano: fendinebbia, regolazione lombare e in altezza del sedile guida, cerchi in lega, specchi esterni elettrici con sbrinamento, interni in alcantara, control system, bracciolo fra i sedili anteriori e i sedili posteriori sdoppiati e ribaltabili e dotati di poggiatesta.
Spoiler, minigonne, ruote maggiorate dotate di cerchi in lega leggera sono alcuni dei contenuti aggiuntivi della versione GT e delle motorizzazioni superiori della Delta.
Per tutte le versioni è disponibile una completa gamma di optional che consentono di personalizzare al massimo la vettura in funzione delle più svariate esigenze. Tra questi, il climatizzatore automatico, tetto apribile, vernice metallescente, autoradio con frontalino estraibile, antifurto elettronico e l’ABS (di serie sulla 2.0 turbo HF)
Ecco qui un piccolo riassunto:




Stile
Gli interni della Delta sono stati rinnovati con materiali di qualità ancora più elevata. Inoltre, in anticipo sulle future normative di legge e in coerenza con quanto fatto per tutti i nuovi modelli Lancia, sono stati aggiunti contenuti funzionali come il terzo stop e il correttore elettrico dell’assetto fari. Rinnovo parziale anche per la gamma di colori.
Esterni ed interni
Con l’obiettivo di mettere in evidenza l’eleganza e la raffinatezza della vettura, sulle varie versioni della Delta le bacchette verticali della griglia anteriore sono cromate. Il rivestimento del montante anteriore e lo specchietto retrovisore esterno sono ora in tinta con la carrozzeria.
Le versioni LE (1.6, 1.8 e td) e le HPE (1.6 e td) hanno ruote con coppe di nuovo disegno, che conferiscono alla vettura un aspetto nuovo, più dinamico e moderno.
Le ruote in lega delle LX e GT e dell’HPE 1.8, sono state rinnovate e ricordano quelle della sorella minore Lancia Y. Per le versioni HPE 2.0 HF invece, si è mantenuta la ruota in lega esistente.
La nuova versione HPE 1.6, infine, è dotata di una minigonna specifica e di fendinebbia.
L’allestimento LE adotta un nuovo tessuto di disegno moderno e di elevata qualità. Anche l’alcantara dell’allestimento LX, è disponibile anche nel nuovo colore tabacco, inedito anche il tessuto della HPE 1.6. I sedili Recaro, oltre alla tradizionale grinta, hanno ora una nuova connotazione di grande raffinatezza, grazie all’inedito abbinamento di pelle e alcantara.
Per ogni allestimento il cliente può scegliere più interni, a parità di colore esterno.
E per ognuno dei tessuti, è previsto uno specifico abbinamento di tappeto e di rivestimento del padiglione, con sfumature in tinta.
Il volante è ora a quattro razze, nello stile unificato Lancia. Solo sulla HPE 2.0 HF è stato mantenuto il volante a tre razze in pelle di impronta spiccatamente sportiva.
Gamma colori
La Delta del ’96 è prodotta in una gamma di colori che comprende un gruppo di tinte nuove, eleganti e moderne, di tonalità particolarmente luminosa, disponibili per tutte le versioni. Sono i metallescenti: lapislazzulo, grigio sharp, viola cardigan e verde Aberdeen. Ci sono poi, il nero pastello e il verde smeraldo metallescente, due colori giovani e aggressivi, per le HPE e il classico blu Lancia pastello.
A questi colori si aggiungono i tradizionali: rosso monza e bianco (pastelli) e golden white, red light e black (metallescenti).
Colori per la Delta 5 porte:


Colori per la Delta 3 porte:


Confort
La qualità dei tessuti per la Delta è stata migliorata adottando una stoffa gradevole al tatto, morbida ma non scivolosa, che contribuisce, quindi, a tenere gli occupanti della vettura ben fermi sui sedili.
Il bracciolo fra i sedili anteriori è di serie per le LX e optional per le LE
L’ergonomia è stata migliorata con un nuovo volante a quattro razze che consente di vedere meglio il devioguida, un nuovo specchietto retrovisore esterno con vetro a grande curvatura, che aumenta del 75% l’angolo di visuale e un terzo stop nella parte alta del lunotto posteriore.
Le sospensioni delle versioni 1.8 LE/LX hanno una nuova taratura. Sono cioè meno rigide e garantiscono un migliore comfort a parità di tenuta di strada.
Sul 1.8 V.V.T. da 130 CV GT/HPE sono stati adottati pneumatici con fianco più alto che assorbono meglio le asperità stradali. Sulle stesse versioni, inoltre, le sospensioni sia anteriori, sia posteriori, sono state riviste per favorire il passaggio su ostacoli alti, migliorandone la riverberazione sulla scocca.
Sulla Delta (HPE e non) è stato eliminato il caratteristico odore di “vettura nuova” dovuto alle plastiche, alle guarnizioni e alle schiume. Ecco allora un “neutralizzatore” costituito da molecole “chelanti”, che inglobano le particelle dal cattivo odore e conferiscono all’abitacolo un leggero profumo di legno. Il neutralizzatore è collocato
sotto il sedile di guida e rilascia le proprie molecole ogni volta che la vettura viene utilizzata. Dura da quattro a sei mesi.
Silenziosità
La rumorosità esterna della Delta ’96 è già contenuta entro i 74 Db previsti dalla nuova normativa europea in vigore da ottobre del ’96. Migliorata anche la silenziosità all’interno, grazie ai contralberi di equilibratura che annullano rombi e vibrazioni.
I nuovi motori adottati dalla gamma ’96 della Delta hanno un’aspirazione dei risuonatori, studiati per eliminare bande di frequenza fastidiose dovute alle pulsazioni di pressione nei condotti di aspirazione. E per le tubazioni di scarico adottano un giunto flessibile, tipo IWK, che limita la trasmissione delle vibrazioni al pavimento della vettura.
Assistenza e manutenzione
Per mantenere nel tempo la soddisfazione del cliente e ridurre i costi di manutenzione e riparazione è indispensabile razionalizzare e semplificare le operazioni di assistenza. Nel rinnovare la gamma della Delta si è tenuto conto anche di queste esigenze, ottimizzando la disposizione dei componenti nel vano motore e adottando montaggi “obbligati” per i particolari più critici, come manicotti o caverie.
È stato eliminato il tagliando a 1000-1500 chilometri e la manutenzione è stata semplificata e resa più economica grazie all’impiego, sui nuovi motori, di punterie idrauliche e sistemi di tensionamento automatico delle cinghie. Sono anche stati adottati olii che richiedono sostituzioni meno frequenti e candele di lunga durata. Questi accorgimenti hanno permesso di portare la manutenzione programmata da 15.000 a 20.000 chilometri.
Ecologia e riciclaggio
In linea con le sempre più sentite esigenze ecologiche, la Delta, che già al suo debutto nel ’93, era al vertice in questo settore, con la versione ’96 conferma il pieno rispetto dell’ambiente nella fase produttiva. Durante l’uso e al termine del ciclo di vita.
In particolare la Delta ’96 ha motori a benzina che rispettano i limiti sulle emissioni CEE Fase 2 (entrerà in vigore a gennaio ’97) e riducono il rumore al livello di 74 dB previsto dalle nuove norme CEE. I consumi di carburante risultano molto ridotti grazie all’efficienza dei nuovi motori e all’impiego di pneumatici con un migliore indice di rotolamento.
Sicurezza
La Delta offre, in tre aree diverse di sicurezza , livelli ancora migliori di quelli, già buoni, della gamma precedente.
Sicurezza preventiva
Molti di essi, infatti, sono strutturali. Sicurezza preventiva è visibilità, è comfort che permette di affrontare lunghi viaggi senza stancarsi, è prontezza di risposta dei motori, è silenziosità di marcia. In quest’ultimo campo, per esempio, sulla Delta si son ottenuti eccellenti risultati grazie ai motori dotati di contralberi, al basamento ad alta rigidità e alla coppa in alluminio con funzione strutturale. Le nuove tubazioni di scarico, inoltre, assicurano un buon contenimento del rumore, così come le sospensioni e gli pneumatici.
L’ergonomia e la visibilità dei comandi, poi, sono state curate fin nei dettagli: dal nuovo volante che migliora la visibilità dei devioguida, dal pulsante “hazard” al centro della plancia (inizialmente sul volante) al climatizzatore automatico, sempre dotato di filtro antipolline.
Sicurezza attiva
Tra i principali punti di forza in materia di sicurezza attiva, la Delta è dotata di un impianto frenante ben dimensionato e con l’ABS disponibile per tutte le versioni (di serie su HPE 2.0 HF). Poi l’idroguida di serie e sospensoni capaci di offrire elevata prontezza e precisione di guida. Infine una ripresa e un’accelerazione brillanti, il terzo stop e i correttore assetto fari.
Sicurezza passiva
A protezione degli occupanti sono stati adottati: l’air-bag lato guida di serie, le cinture di sicurezza anteriori con pretensionatori pirotecnici e le barre antintrusione nelle porte. La resistenza della vettura agli urti frontali è stata verificata con i test delle norme CEE e con le prove ancor più severe AMUS/ADAC.
La protezione dagli incendi è globale e garantita dal sistema FPS (“Fire Prevention System). L’impianto comprende: interruttore inerziale per il blocco della pompa carburante, valvola antideflusso, ripari antimisfiring e protezione dei cavi percorsi da corrente ad alta tensione.
Protezione antifurto
La Delta adotta il dispositivo di blocco motore “Lancia CODE”.
Nell’impugnatura della chiave è inserito un microprocessore che, attraverso un codice, autorizza il funzionamento della centralina di controllo dl motore. Il codice, noto solo al cliente, è pressoché impossibile da identificare, perché scelto fra parecchi miliardi di combinazioni.
“Lancia CODE” non protegge però dal furto di oggetti all’interno della vettura.
Per questo viene offerto un allarme con sensori volumetrici sistemati all’interno dell’abitacolo, integrato da un dispositivo che percepisce eventuali movimenti del veicolo. Questo optional ha un telecomando a radiofrequenza che può essere azionato da distanze maggiori rispetto ai normali telecomandi a raggi infrarossi.
Lineaccesori
La gamma accessori di questi nuovi modelli può soddisfare ogni esigenza di personalizzazione.
Hi-fi
In questa sezione si trovano autoradio, Cd-charger e amplificatori di tutte le principali marche presenti sui mercati europei.
Telefoni cellulari
È disponibile una linea completa di telefoni cellulari Etac e GSM con kit “viva voce” ed antenna esterna.
Arricchimento e caratterizzazione della vettura
Sono disponibili kit di arricchimento plancia in carbonio, sia per le versioni riscaldate, sia per quelle climatizzate. Lancia, offre particolari di caratterizzazione sportiva, quali molle specifiche, per modificare l’assetto della vettura, pomelli della leva del cambio in alluminio e terminali di scarico cromati.
Comfort
È disponibile un nuovo tetto apribile in vetro di dimensioni maggiori dell’attuale.
Per sfruttare al meglio il bagagliaio, vengono offerte borse che si applicano sul retro dei sedili e sotto la cappelliera e reti per il contenimento di piccoli oggetti.
Tempo libero
È prevista una linea completa di elementi di ancoraggio e di traino.
Bambini
Sono disponibili una gamma completa di seggiolini e un coordinato costituito da beauty bimbi.



Prezzi della Delta gamma ’96:
 1.6 LE 26.800.000
 1.6 LX 29.300.000
 1.8 LE 28.950.000
 1.8 LX 31.450.000
 1.8 GT 33.700.000
 TDS LE 29.750.000
 TDS LS 32.250.000
La Delta HPE invece:
 1.6 26.800.000
 1.8 33.750.000
 2.0 HF 41.050.000
 TDS 29.750.000
Versioni speciali
Tra le versioni speciali ricordiamo la Evo500.
La versione HPE HF Evo 500 venne prodotta per il mercato estero, la differenza è che monta di serie cerchi modello Montecarlo da 16", paraurti e minigonne Ms-Design con prese d'aria imponenti, interni Recaro in alcantara e motore 2000 16v Turbo da 186 CV. Si presume che esiste anche la versione 1.8 16v V.V.T. 130 CV e la 2.0 16v aspirata da 140 CV.
Ecco alcune foto della Evo500:









1998
Ultimo restyling della Delta HPE prima dell’uscita di produzione nel 1999.
Tra le modifiche abbiamo nuovi paraurti bombati prodotti dalla Zender, minigonne bombate, sempre dell’omonima casa, cerchi in lega modello Montecarlo Speedline derivanti dalla vecchia Delta, pannello portatarga in tinta, nonché lo spoiler posteriore ad attacco centrale e di forma più allungata. Tra i vari optional mantiene anche l’assetto ribassato e i sedili in pelle e alcantara della Recaro.
Alcune immagini della Delta HPE del ’98:




Direttivo
Presidente:        Carlo Guiotto
Vice Presidente:   Antonio Manca
Segretario:        Francesco Conte
Consigliere:       Marco Tomassetti
Consigliere:       Alfredo Lorrai
Consigliere:       Gianluca Conte
Lancia Delta HPE Club Italia Asd
Benvenuti nel CLUB UFFICIALE
della Lancia Delta 836
versioni HPE e 5 Porte
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